
Ben ritrovata! Ben ritrovato! ☺
Ti sei mai sentito “in colpa“?
Tra tutte le emozioni inutili che il nostro ego ci suggerisce, la più potente è senz’altro il senso di colpa.
Il messaggio che ci passa la società è, purtroppo, il seguente:
“Se provi senso di colpa significa che sei una persona sensibile, che tieni ai tuoi cari, che ti importa degli altri!”
Tutto questo è una menzogna!
Il senso di colpa non è altro che un perfetto strumento per manipolare il prossimo oltre che un futile spreco di tempo.
Esso non fa altro che impedirci di godere delle grazie e delle benedizioni di cui siamo circondati nel momento presente.
Quando sei preso dal senso di colpa,
vai consumando il presente
[dr Wayne W. Dyer]
Il senso di colpa è inutile!
Non può riparare a ciò che hai fatto.
Non può cancellare ciò che è avvenuto.
Invece di crogiolarcisi, è senz’altro più utile e costruttivo impegnarsi ad essere più consapevole così da comportarci diversamente quando dovesse ripresentarsi una simile occasione.
Il senso di colpa intristisce l’Anima il cui destino, invece, è la felicità.
Imparare dai propri errori è un processo salutare e necessario per crescere in consapevolezza.
Invece, spesso, il senso di colpa può diventare una sorta di “permesso” per rifare una determinata cosa.
Se credi che sia, in qualche modo, un mezzo di redenzione, non avrai tanti scrupoli a sbagliare ancora!
Il senso di colpa è soltanto una reazione malsana a certi standard che ci sono stati imposti (o che ci autoimponiamo!), e viene utilizzato, fondamentalmente, per far fare all’altro ciò che uno vuole.
Innaturale
Il senso di colpa non è una caratteristica naturale dell’essere umano.
Lo si può chiaramente osservare guardando qualsiaisi bambino nei suoi primissimi anni di vita: in lui non vi è traccia di vergogna o inibizione.
Fino circa ai tre anni al bambino viene concesso più o meno tutto ciò che non sia pericoloso per la sua incolumità.
Poi, ad un certo punto, che in genere coincide con l’ingresso nella “vita sociale” (l’inizio della scuola materna!), si comincia ad esigere da questa creatura, che è stata lasciata assolutamente libera di esprimere se stessa fino a poche ore prima, che si comporti “a modo”, che rispetti un’etichetta convenzionale e quindi totamente innaturale.
Fin qui, potrebbe non esserci nulla di male…
Se …
Vivendo in una comunità, è ragionevole imparare a comportarsi in maniera rispettosa nei confronti degli altri esseri con i quali condividiamo questo pianeta.
Ciò che non va bene è che, per ottenere ciò, si ricorra al ricatto.
Perché, in fondo, il senso di colpa non è altro che la risposta spaventata ad una coercizione.
Alcuni esempi
Esiste una gamma infinita di modi per instillare e provocare il senso di colpa, e tutti sono ottime strategie per tenere a bada una personalità considerata “ribelle”:
genitori – figli
“Se ti comporti così, fai dispiacere alla mamma e al papà che si stanno sacrificando tanto perché tu possa frequentare questa scuola”.
figli – genitori [i bambini imparano da noi … e così in fretta!!! 😉]
“Se mi amaste davvero, mi lascereste andare in campeggio con i miei amici!”
relazioni di coppia
“Come posso fidarmi ancora di te dopo che mi hai già deluso una volta?”
religione
“Se non ti penti dei tuoi peccati finirai all’inferno!”
sesso
“Vergognati! Leggere riviste simili! Certi pensieri non dovrebbero nemmeno venirti!”
generali
“Che figura ci hai fatto fare!” – “Cosa penseranno i vicini?” – “Mi farai morire dal dolore!” – “Per colpa di quello che hai detto, la mia reputazione è rovinata!” – eccetera – eccetera – eccetera!
Alternativa
Insegnare ai bambini a comportarsi in maniera accettabile senza insinuare sensi di colpa non è solo possibile, ma è la modalità più efficace perché, crescendo, diventino adulti consapevoli ed amorevoli.
Spiegare al bambino i motivi per cui un dato comportamento è indesiderabile e poi ricordarglielo quando dovesse sbagliarsi è molto più efficiente, non mette a repentaglio la sua serenità e gli permette di sviluppare un valido senso di responsabilità.
Eliminazione
Abbiamo visto come il senso di colpa sia presente in ognuno di noi, però è possibile fare qualcosa per riprenderci la responsabilità dei nostri comportamenti e di conseguenza la nostra libertà.
Possiamo:
– guardare al passato come a qualcosa di immutabile;
– domandarci cosa stiamo evitando del nostro presente mentre ci crogioliamo nel senso di colpa per un avvenimento passato;
– accettare certe cose di noi stessi che abbiamo scelto ma che ad altri possono non piacere (l’approvazione altrui può essere gratificante, ma non è indispensabile!);
– riconsiderare il nostro sistema di valori e iniziare a vivere all’altezza di quei valori in cui crediamo profondamente eliminando quelli a cui ci atteniamo solo per convenzione;
– valutare le reali conseguenze del nostro comportamento.
Può anche aiutare tenere un Diario della colpa e annotare con esattezza quando, perché e con chi il nostro personale senso di colpa si presenta e ci tiene prigionieri.
Avremo, così, uno strumento concreto a nostra disposizione per riconoscere le situazioni che presentano per noi un rischio maggiore e, quindi, evitarle o affrontarle con maggiore attenzione.
Ti lascio con una battuta dal film “L’avvocato del diavolo”
Il senso di colpa
è come un sacco pieno di mattoni.
Non devi fare altro che scaricarlo
[Al Pacino]
🙏
“L’unica cosa che ti serve per cambiare la tua vita è volerlo con tutto il cuore.”
Namasté
Elisabetta
4 pensieri su “Il senso di colpa”