La vita come somma di istanti
Com’è andata con gli esercizi che ti ho proposto nel precedente articolo?
Bene?
Ne ho piacere, allora possiamo proseguire con qualche informazione in più.
La Mindfulness è la costante consapevolezza non giudicante dei nostri pensieri, delle nostre sensazioni, delle nostre esperienza e dell’ambiente intorno a noi.
Le parole sono importanti.
Analizziamole.
COSTANTE – essere sempre presente, in ogni momento, nell’istante.
CONSAPEVOLEZZA – mantenere l’attenzione focalizzata su dove ci troviamo, cosa stiamo facendo e le emozioni che stiamo provando nel momento presente.
NON GIUDICANTE – è fondamentale astenersi dal definire (anche mentalmente!) ciò che stiamo osservando dentro di noi secondo i parametri di giusto/sbagliato, bello/brutto, buono/cattivo.
La tendenza a giudicare è ciò che più rischia di farci allontanare dall’osservazione pura e semplice di ciò che ci sta accadendo.
Il giudizio ci viene dalle sovrastrutture sociali nelle quali siamo stati educati e siamo cresciuti.
Non è un concetto universale e cambia da un contesto sociale all’altro.
Quello che si vuole raggiungere attraverso la Mindfulness, invece, è la coscienza di appartenere ad un unità universale che è al di sopra di ogni consuetudine e trascende qualsiasi limitata convenzione umana.
Vivere mindfulness (= in consapevolezza) è un modo di vivere dinamico e intenso che ci permette di riconoscere l’unicità e l’irripetibilità di ogni esperienza così che nulla di ciò che ci accade sia mai più scontato o prevedibile.
Anche il semplice bere un caffè (vedi articolo precedente) sarà ogni volta un avvenimento, un’occasione per conoscere noi stessi un po’ di più e per trasformare la nostra esistenza in un miracoloso cammino di costanti e infinite scoperte.
Prendi questo istante, ora, e pensa ad esso come a tutto ciò che esiste del tempo!
È davvero così!
La vita non è altro che la somma di tutti gli istanti che compongono le nostre giornate e noi possiamo viverli solo uno alla volta:
questo istante è l’unico che ci è dato vivere.
Se riusciamo a mantenere costante la nostra consapevolezza, quando sarà tempo di lasciare questo corpo, non avremo rimpianti, perché non ci saremo persi nessun momento della nostra vita, non avremo sprecato preziosi attimi a crucciarci per un passato che non ci appartiene più o per un futuro che non ci è garantito.
ESERCIZIO
La vita ci presenta sempre occasioni che possono mettere alla prova la nostra tranquillità.
La prossima volta che accadrà, magari sarai assalito dalla rabbia, dalla tristezza, dall’ansia.
Va bene!
Invece di reagire istintivamente sull’onda emotiva
FERMATI,
RESPIRA PROFONDAMENTE (almeno 3 respiri diaframmatici),
OSSERVA la tua emozione,
RICONOSCILA,
DALLE UN NOME.
L’idea è quella di guardare dentro di te come se stessi guardando in uno specchio:
– tu sei l’osservatore,
– non sei l’immagine riflessa (=la tua emozione),
– tu sei qualcosa di più grande e divino!
Ciò che stai osservando, però, fa parte della tua umanità, quindi
ACCOGLI l’emozione,
ASCOLTALA,
CERCA DI COMPRENDERLA,
TRASFORMALA in AMORE, in COMPASSIONE per te stesso o per la persona che ti ha ferito.
RINGRAZIA per l’opportunità di crescere in consapevolezza che questa emozione ti ha donato.
Chi ci ferisce lo fa perché sta vivendo un momento di sofferenza estrema e, non riuscendo a gestirla, crede di potersene liberare trasformandola in ira e violenza verso gli altri.
Non c’è nulla di più FALSO.
Si possono vincere le proprie battaglie solo riconoscendo che accadono DENTRO ognuno di NOI e l’unica arma per sbaragliarle è l’AMORE.

“L’unica cosa che ti serve per cambiare la tua vita è volerlo con tutto il cuore.”
Namasté
Elisabetta
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