Pensiero n. 46

Thought number forty-six

Keep a journal.
In it describe what offends you about other people.
If you can be objective you will find that what offends you is really a judgment about how others ought to be behaving.
These judgments are that false idea of yourself that is convincing you that the world ought to be as you are rather than as it really is.

Tieni un diario.
In esso descrivi ciò che ti infasctidisce delle altre persone.
Se riesci ad essere obiettivo scoprirai che ciò che ti infastidisce è in realtà un giudizio riguardo a come gli altri dovrebbero comportarsi.
Questi giudizi sono una tua falsa idea che ti convince del fatto che il mondo dovrebbe essere come tu dici invece di essere come realmente è.

Propositi di inizio anno

Hai mai fatto propositi di inizio anno?

Un proposito può essere di qualsiasi tipo.

La caratteristica comune, però, è che tutti sono improntati a cercare di migliorare la nostra vita e (conseguentemente😉 ) il Mondo.

E allora perché non decidere di adoperare ognuno dei 365 giorni che ci vengono donati per cercare di diventare più consapevoli di noi stessi e del Mondo che ci circonda?

E, invece di lasciare al caso il riscontro dell’attuazione delle nostre intenzioni, possiamo decidere di camminare in questa vita consapevolmente e monitorare i nostri successi.

Potremmo decidere di tenere un diario delle nostre conquiste e annotare le lezioni che riusciame ad imparare dgli abbagli che prendiamo.

Pretese e Pregiudizi

Potremmo impegnarci a prendere nota, come suggerisce Wayne, di tutte le volte in cui ci ergiamo a giudici dei nostri Fratelli pretendendo di conoscere quale sia la loro strada e come debbano percorrerla.

Potremmo dedicarci alla costante osservazione di noi stessi e dei nostri comportamenti nei confronti degli altri e dell’esistenza che viviamo.

Potremmo riservare le preziose energie di cui siamo ininterrottamente e generosamente infusi per renderci conto che:

– non esiste un’unica realtà;

– ogni essere crea la propria realtà che è differente da tutte le altre;

– esistono tante realtà diverse corrispondenti a tutte quelle create da tutti gli esseri che abitano questo Universo;

– i nostri sensi possono captare una ridottissima parte (anche) della realtà che noi stessi abbiamo creato e creiamo costantemente;

– ciò che stiamo sperimentando non è che un’infinitesima parte di ciò che esiste veramente;

– esiste sempre un motivo dietro ad ogni comportamento;

– a nessuno è dato di conoscere il progetto che sottosta ai comportamenti altrui;

– ogni creatura che abita questo Mondo sta agendo al meglio delle sue possibilità.

Non pretendiamo, quindi, di misurare la condotta di altri perchè lo faremmo in base a parametri che nulla hanno a che fare con la loro vita.

Questo si chiama pre-giudizio, cioè l’espressione di una valutazione senza avere a disposizione tutti gli elementi che possano sfociare in un discernimento obiettivo.

Quanto basta

Intrapprendendo un cammino indirizzato a divenire consapevoli di noi stessi, avremo abbastanza lavoro da svolgere e difficilmente ci troveremo con del tempo libero per soffermarci a valutare ciò che gli altri fanno della loro vita e di come lo fanno.

Spesso una sola vita non ci è sufficiente per soddisfare le richieste della nostra Anima.

Impegnandoci fino in fondo nella ricerca del nostro Piano Divino Individuale, che siamo venuti a completare, avremo lavoro da svolgere (quanto basta!) senza doverci anche occupare del fatto che, e se, qualcun altro svolga il suo compito più o meno bene.

Annotare

Viviamo, comunque, un’esperienza fisica accompagnati dall’ego.

Per questa ragione può essere utile usufruire di un supporto fisico per tenere sotto controllo l’andamento del nostro percorso evolutivo.

Ecco, quindi, l’ottima idea di tenere un diario dei comportamenti che possono farci deviare dalla Strada Maestra.

Come al solito, però, non dobbiamo utilizzare le informazioni che raccogliamo per affliggerci per gli errori commessi e deprimerci sconsolati pensando, magari, di non essere in grado di raggiungere la meta.

Dato che

Non ci sono errori
solo
lezioni da imparare.(*)

Ogni passo che facciamo ci porta verso la riscoperta della Nostra Divinità.

Come esistono le stagioni
così ci sono ragioni
per i sentieri in cui ci incamminiamo.(*)

Poco importano le nostre cadute.

Non conta quante volte
inciampi e cadi,
la lezione più grande
è amare te stesso
attraverso ogni esperienza.(*)

E così, quando avrai imparato ad amarti con tutte le tue debolezze e imperfezioni nella fisicità, ti renderai conto di quanto ci sia da amare anche in ogni Fratello che come te sta procedendo con passi più o meno sicuri o incerti verso la Sua Sacra Meta nel viaggio di ritorno alla Sorgente Creatrice del Sacro Tutto a cui tutti apparteniamo.

(*) Queste parole sono state tratte dalla canzone di Barbra Streisand “Lessons to be learned”

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Alla prossima settimana.

Namasté

🙏

“L’unica cosa che ti serve per cambiare la tua vita è volerlo con tutto il cuore.”

colibrì

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