
Impara a morire e avrai imparato a vivere.
[dall’web]
Anche questa frase l’ha condivisa Laura S.
Messaggi
Da qualche giorno a questa parte mi arrivano input relativi alla morte che si sono materializzati in incontri con qualcuno che ha vissuto un lutto, conversazioni riguardo questo tema oppure citazioni come quella sopra scritta.
La Morte
Mentre in alcune culture come quella Indiana o quella Messicana la relazione con la Morte è più (come dire?) … inclusiva, nella nostra società occidentale parlare di questo argomento è ancora un tabù.
Proprio questo accade agli argomenti di cui si ha paura o si considerano troppo “spinosi” per parlarne: diventano tabù.
Il tabù
Un tabù, si sa, è qualcosa di cui non si discorre (se non in circostanze particolari e per il minor tempo possibile!) e per il quale si trovano eufemismi più accettabili secondo la convenzione sociale.
Se si vieta di parlare di qualche cosa, si evita che l’inganno sia svelato e si cerca di impedire alle Anime di riconoscersi e quindi di sbaragliare i costrutti ingannatori dell’ego e dei suoi seguaci.
La vita
Ma di cosa, e soprattutto di CHI parliamo realmente quando diciamo che siamo vivi?
Non possiamo certo riferirci alla nostra esistenza fisica dato che [cit. web]:
“in un essere umano adulto ogni giorno muoiono dai 50 ai 100 miliardi di cellule e in un anno la massa delle cellule ricambiate è pari alla massa del corpo stesso.”
Quindi?
Chi è la persona che sta scrivendo questo articolo?
Certamente le mani che in questo momento stanno digitando sulla tastiera del computer non sono più le stesse che il 31 marzo 2020 hanno scritto il mio primo articolo.
Chi sei tu che stai leggendo adesso?
Se è da un po’ che stai seguendo il mio blog, quante volte nel tuo corpo è avvenuta la morte?
Quanto di questo nostro corpo fisico è morto e (a volte!) rinato nel frattempo?
In realtà non potremmo essere qui, io a scrivere e tu a leggere, se non fossimo entrambi morti talmente tante volte da permettere al nostro corpo di crescere e continuare a esistere.
Dire la Verità
Bisognerebbe discorrere della Morte con la stessa leggerezza con cui si racconta la vita.
E bisognerebbe discorrere serenamente della Morte con i bambini, così che possano cogliere quale è la loro Vera Natura e, comprendendo la loro Vera Essenza, si trovino in possesso degli strumenti utili per liberarsi dalle catene dell’ego e vivere in modo più veritiero e profondo.
Così che siano in grado di riconoscersi in quanto Liberi Esseri Spirituali e non schiavi asserviti all’ego.
Tu non sei un essere umano
che sta vivendo un’esperienza spirituale.
Tu sei un essere spirituale
che sta vivendo un esperienza umana.
[dr Wayne Dyer]
Vita, Morte e Animali
Tra le benedizioni che ci è dato ricevere dai nostri compagni animali con cui scegliamo di condividere la vita, c’é anche il grande insegnamento, riguardo a questo argomento, che con la loro morte (che in genere accade prima della nostra), possono trasmettere a noi e ai nostri cuccioli.
Mi ricordo ancora tutti i cani, i canarini, i pappagallini, i gatti che mi hanno accompagnato per tratti più o meno lunghi della mia vita; sono ancora tutti nel mio cuore e lì non moriranno mai!
Relazioni
La Vita Reale è il modo in cui la nostra Anima impatta con l’esistenza delle creature con cui veniamo in contatto.
Potremmo vivere per anni e anni senza costruire Relazioni che siano veramente Sante.
Quale sarà stato, allora, lo scopo della nostra vita?
o più esattamente …
Avremo veramente vissuto?
oppure …
Avremo concentrato i nostri sforzi occupandoci più dell’abito che della Meravigliosa Santa Creatura che lo indossava?
Il tabù della Morte
Come tutti i tabù, anche quello della Morte è fondato su falsi presupposti.
Focalizza la nostra attenzione su una grande bugia che, proprio in quanto tale, deve essere tenuta nascosta.
Vincere la Morte?
L’essere umano, ingannato, è portato a credere che potrà vincere la Morte, che essa non intaccherà i suoi possedimenti egoici.
Un’altra falsità, come abbiamo visto
la Vita non esiste senza la Morte
L’una è saldamente legata all’altra; sono due facce della stessa medaglia.
Quando alla fine del nostro cammino terreno ci toglieremo questo abito che imprigiona la nostra Anima, torneremo nella leggerezza della Divina Unità , torneremo a casa.
Ci saremo lasciati alle spalle la pesantezza della roccia e potremo finalmente ritornare a nuotare liberi nelle limpide e fluide acque della Sorgente Creatrice.
🙏
“L’unica cosa che ti serve per cambiare la tua vita è volerlo con tutto il cuore.”
namasté
elisabetta