
Parole al vento
Ti è mai capitato di discorrere con qualcuno e avere la netta sensazione di stare parlando all’aria?
A me è successo e mi succede.
In quelle occasioni mi fermo e, invece di aggiungere rumore alla conversazione, mi zittisco e semplicemente osservo e ascolto.
Parlare a sè
Quello che appare chiaro, allora, è che ognuno, in realtà, sta conversando con se stesso.
In apparenza c’è uno scambio di pareri con relativi cenni di approvazione o disapprovazione.
Ciò che realmente avviene, invece, e che si coglie negli sguardi, è che la maggior parte di coloro che partecipano alla conversazione sta semplicemente inseguendo i propri pensieri.
Non sta veramente ascoltando l’altro, ma semplicemente cercando di trovare il momento più adatto per inserirsi nel discorso ed esprimere il proprio parere, per far valere il proprio punto di vista.
Ascolto
Concordo assolutamente con Goethe quando afferma che:
Parlare è un bisogno.
Ascoltare è un’arte.
È un’arte perché la si apprende e la si può perfezionare con attitudine e impegno.
Ciò a cui veniamo educati è, ovviamente, l’abilità di utilizzare il linguaggio per esprimere i nostri bisogni e, in buona sostanza, noi stessi.
Ciò che non viene insegnata, invece, è la disponibilità all’ascolto vero e attento.
Convenienza
Tendenzialmente siamo portati ad ascoltare ciò che riteniamo importante per il nostro interesse personale, altrimenti semplicemente indossiamo la maschera dell’interesse, quando invece ciò a cui prestiamo attenzione sono soltanto i pensieri che occupano la nostra mente.
Possibili intoppi
Diversi possono essere gli inconvenienti di questa attitudine.
Innanzitutto, non prestando la dovuta attenzione a ciò che ci viene detto, potremmo perdere informazioni importanti e utili per la nostra crescita fisica e spirituale.
Quante volte da bambini (e non solo!) ci siamo fatti del male per non aver dato retta agli avvertimenti di chi si prendeva cura di noi?
Già questo, quindi, potrebbe essere uno stimolo sufficiente per impegnarci ad ascoltare con la dovuta considerazione chi sta cercando di comunicare con noi, in fondo lo facciamo a nostro vantaggio!
Esiste, però un altro aspetto altrettanto importante sul quale desidero soffermarmi.
Ascoltando in maniera attenta e consapevole, possiamo concretamente essere di aiuto a chi ci sta parlando; potremmo facilitarlo nel liberarsi di un peso che magari lo sta opprimendo e preoccupando.
Compassionate listening is a very deep practice.
You listen not to judge or to blame,
You listen just because you want
the other person to suffer less.
[Thich Nhat Hanh]
(L’ascolto compassionevole è una pratica molto profonda.
Ascolti non per giudicare o biasimare,
ascolti solo perché vuoi che
l’altra persona soffra di meno)
Amore fraterno
Uno dei mezzi che abbiamo a disposizione per dimostrare l’Amore che ci identifica come Creature Divine, è appunto
l’ascolto.
Se abbiamo affinato la nostra capacità di ascoltare veramente, non sarà difficile intravvedere, al di là delle mere parole, l’Anima del nostro interlocutore e capire se e come assisterlo nel suo cammino.
Basta così poco
È fondamentale, però, che l’ascoltare non sia lasciato al caso ma sia sempre una scelta consapevole.
Quando decidiamo di ascoltare facciamo in modo che sia un
ascolto vero.
Quando ci rendiamo conto, invece, che non siamo in grado di prestare la dovuta attenzione a ciò che ci viene detto, è importante che lo ammettiamo onestamente e ci dedichiamo ad altro.
I nostri pensieri
I nostri pensieri sono sempre con noi, ma questo non significa che dobbiamo concedere loro tutta la nostra attenzione.
L’ascolto compassionevole degli altri aiuta anche noi perché ci dà la possibilità di guardare a noi stessi da una prospettiva diversa e non autoreferenziale.
Il confronto con gli altri esseri è estremamente utile anche nella misura in cui ci fornisce una diversa chiave di lettura della nostra vita che ci può aprire vasti orizzonti di opportunità a cui non avevamo pensato.
(Af)fidarci solamente ai nostri pensieri senza mai confrontarci con altri può essere dannoso.
L’assenza di confronto può portare ad una pericolosa sensazione di onnipotenza mentale e di totale chiusura intellettuale.
Scelte consapevoli
Proprio grazie al fatto che il mondo è così meravigliosamente eterogeneo, abbiamo la possibilità di confrontarci con opinioni differenti e fare esperienze diverse attraverso le quali potremo capire meglio qual è la Spinta Sacra che ci ha posto in questo momento in questo luogo.
Imparare ad ascoltare intenzionalmente è un diritto/dovere di cui è auspicabile che ognuno decida di usufruire così da essere in grado di compiere scelte consapevoli che, non solo agevoleranno la propria Evoluzione Personale, ma, a cascata, si riveleranno propizie per tutto il Creato.
🙏
“L’unica cosa che ti serve per cambiare la tua vita è volerlo con tutto il cuore.”
Namasté
elisabetta