Gioca! Ridi! Da quanto tempo non lo fai?

Ma le fragole giocano a nascondino?!

Ieri sera ho trascorso una piacevolissima serata con i miei amici di sempre: i miei compagni di liceo.

Loro sono le persone con le quali ho varcato la soglia dalla fanciullezza all’età adulta attraversando la trafficata autostrada dell’adolescenza.

Siamo un gruppo estremamente eterogeneo per esperienze di vita, ma, quando ci ritroviamo (e fortunatamente accade con una certa regolarità!) scatta una magia grazie alla quale torniamo ad essere indisciplinati studenti a cui piace ridere e giocare.

Desidero onorare con questa citazione i nostri bambini interiori che ci aiutiamo l’un l’altro a non perdere:

Il bambino che non gioca non è un bambino,
ma l’adulto che non gioca ha perso per sempre
il bambino che ha dentro di sé.
[Pablo Neruda]

Il gioco è una cosa seria!

Talmente seria che è l’attività preferita dei bambini.

Sei diventato la persona che sei e hai imparato ad utilizzare le tue facoltà fisiche e mentali grazie al gioco che ha impegnato gran parte del tempo della tua infanzia.

Gli psicologi riconoscono al gioco
un ruolo capitale nel processo dell’autoaffermazione
nel bambino e nella formazione del suo carattere.
Giochi di muscoli, di destrezza, di calcolo,
sono esercizio e allenamento.
Rendono il corpo più vigoroso, più agile,
più resistente, la vista più acuta, il tatto più sapiente,
lo spirito più metodico o più sagace.
Ogni gioco potenzia, affina,
qualche facoltà fisica o intellettuale.
[Roger Caillois]

Poi, ad un certo punto, ti è stato detto e (PURTROPPO!!!) hai imparato a dire a te stesso che era il momento di fare la persona seria e che il tempo del gioco doveva finire; era arrivata l’età dei doveri e delle responsabilità.

Persona seria!

Intanto sarebbe il caso di chiarire cosa si intende per persona seria.

Le persone che non ridono mai,
non sono serie.
[Alphonse Daudet]

Concordo pienamente con Alphonse.

Come è possibile che un cuore non sperimenti mai, nel corso di un’intera vita, un momento di gioia intensa al punto da provocare lo scoppio di un’incontenibile, energizzante risata?

Ridere significa produrre ormoni della felicità:

serotonina
contribuisce a regolare il tono dell’umore, il sonno, l’empatia, la sessualità e l’appetito; in termini generali si può dire che promuove un senso di benessere e che una sua carenza è connessa con alcuni disturbi tra cui la depressione e l’ansia;

ossitocina
promuove il senso di fiducia in se stessi e negli altri e migliora quindi le relazioni interpersonali, viene anche definita “l’ormone dell’amore”;

dopamina
è responsabile della sensazione di gratificazione e appagamento
e della determinazione all’azione.

E tutto questo in una semplice risata.

Giocare e ridere

Quando un bambino compie una qualsiasi azione, ma specialmente quando gioca e ride, lo fa con tutto se stesso, non si risparmia, ci si dedica con tutta l’anima.

In altre parole, i bambini vivono costantemente in un beato stato di mindfulness.

Hai mai visto un bambino giocare?

A volte è talmente impegnato nel suo gioco che risulta estremamente difficile attirare la sua attenzione.
Il bambino sa che

il gioco funziona solo se è “giocato” seriamente.

Le regole del gioco sono ferree, perchè il bambino sa che tutto può funzionare e compiersi solo attraverso l’applicazione precisa di quelle norme.

In quel suo qui e ora il gioco è la realtà.

In quella realtà, ci sono regole inderogabili e necessarie perché tutto si svolga secondo il perfetto disegno presente nella Mente Creatrice con cui il bambino è in costante sacro contatto.

Questo è per il bambino lo stato naturale che viene, però, progressivamente inquinato dalle credenze dell’ego il quale prende il sopravvento fomentato dal riscontro dell’illusione che circonda il fanciullo e che finamo, poi , per credere essere il mondo reale.

Possiamo cambiare tutto questo, però!

Possiamo tornare a ricordare chi siamo e perché siamo qui, ora.

Ricordare lo scopo che ci siamo prefissati quando eravamo tutt’uno nella nostra reale dimensione nell’unità con la Mente Creatrice.

Hai mai visto un bambino ridere?

La risata dei bambini … è totale, tutto il corpo partecipa ad essa ed è irresistibile per chi la osserva; si viene contagiati e si comincia a ridere anche senza un’apparente ragione.

(Semplicemente digitando “bambini che ridono” su Youtube puoi goderti un’esperienza impagabile).

Il bambino sa che ogni esperienza, per essere appagante e per produrre risultati, deve essere totalmente partecipata.

Non ti ci puoi dedicare distrattamente.

L’attenzione deve essere totale.

Tutto il suo Spirito è compenetrato da ciò che sta facendo, perché il bambino sa che solo così potrà compiere il miracolo della perfetta realizzazione del suo sacro scopo.

Doveri e Responsabilità!

Quale dovere e responsabilità più grande del compito di formare un essere umano che si sapesse muovere agilmente in questo mondo sopravvivendo agli innumerevoli pericoli presenti in natura o che altri esseri umani prima di te avevano, deliberatamente o meno, disseminato in questo che somiglia tanto ad un immenso campo minato?

Quale dovere e responsabilità più grande del compito di formare un essere umano che si sapesse barcamenare in questa scombinata società?

Il lavoro più grande lo hai svolto quando eri bambino

– quando hai imparato a reggerti e camminare su due gambe,

– quando hai imparato ad utilizzare il codice linguistico più consono per comunicare con i tuoi simili e con ogni altra creatura vivente,

– quando in pochissimi anni hai acquisito una quantità esorbitante di svariate conoscenze e competenze.

Tutto questo l’hai fatto quando eri bambino e sei riuscito nell’impresa di diventare adulto grazie alla tua Divina Attitudine a essere sempre e totalmente presente a te stesso e focalizzato al tuo scopo.

Istinto

Il gioco, il piacere di giocare, il ridere fanno parte della tua natura più profonda, e dunque più vera; sono istinti che si sviluppano fin dalla nascita come qualsiasi altro senso.

Il gioco è un’azione totalmente irrazionale ma assolutamente necessaria; è il tuo contatto diretto con la Sorgente che ti ha voluto qui e ora per arricchire il mondo con la tua unicità.

Il gioco è un bisogno innato (nell’essere umano come negli animali) a cui non si può e non si deve rinunciare.

I giochi e le risate cambiano cambiando l’età ma rimangono sempre parte integrante della nostra vita.

Che siano in solitaria o in compagnia, i momenti di svago e divertimento devono essere presenti nella vita di ognuno.

Il giocare e il ridere devono restare le azioni fondamentali nella nostra vita quotidiana.

L’uomo è veramente uomo
solo quando gioca
[Friedric Schiller]

🙏

L’unica cosa che ti serve per cambiare la tua vita è volerlo con tutto il cuore.

Namasté

Elisabetta

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