Pensiero n. 33

Innumerevoli sono i colori dell’AMORE di Dio

Thought number thirty-three

Judge not!
If you see someone who is very different from you in physical appearance or in age or in economic status use your mind to send them love rather than a judgemental thought.
We have so many of those judgemental thoughts when we see someone who is older, when we see someone who is younger, when we see someone who has a different custom than we have, when we see someone who wears different jewelry or has body decorations or something that we don’t go along with.
When you see someone like that today, whoever they may be, whether is someone who is begging on the street or whether is someone who is wearing a certain kind of clothes or acting in a certain way as you’re driving, try not juding them and just seeing the unfolding of God in them.
Try sending them love rather than judgement.

Non giudicare!
Se vedi qualcuno che è molto diverso da te nel fisico, per età o per livello economico, usa la tua mente per mandare loro amore invece che un pensiero giudicante.
Abbiamo così tanti pensieri giudicanti quando vediamo qualcuno che è più vecchio o più giovane di noi, quando vediamo qualcuno che ha abitudini diverse dalle nostre, quando vediamo qualcuno che indossa gioielli diversi oppure ha decorazioni fisiche o qualcosa che non ci trova d’accordo.
Quando vedi qualcuno così, oggi, chiunque esso sia, che sia qualcuno che elemosina per strada o qualcuno che indossa certi abiti o agisce in un certo modo in macchina, cerca di non giudicarlo ma di vedere in lui il dispiegarsi di Dio.
Prova a mandare loro amore invece che giudizio.

Sospensione del giudizio

Wikipedia dà questa definizione:
“astensione da un determinato giudizio o valutazione, qualora non risultino disponibili sufficienti elementi per formulare il giudizio stesso”.

La domanda mi sorge spontanea:
Quando e dove sono reperibili i cosiddetti “sufficienti elementi“?

La risposta mi sorge spontanea:
Mai e da nessuna parte!

La possibilità di esprimere un giudizio presuppone una maggiore conoscenza in un campo specifico.

Qui si parla della vita

Parlando di abilità tecniche, un ingegnere aeronautico, ad esempio, potrebbe giudicare con cognizione di causa la mia (in)capacità di costruire un aereo, ed io starei ad ascoltare le sue indicazioni sicura di poter imparare qualcosa che non so relativamente ad un argomento del quale invece lui ha competenza.

Ma qui si parla della vita!

La mia vita è un mistero già per me che la sto vivendo, figuriamoci se chiunque altro, che non ha la più pallida idea di chi io sia e delle battaglie che ho combattuto, può onestamente venire a dirmi quali decisioni prendere e quali scelte siano le più approppriate.

Ogni momento della nostra vita è un passo lungo il cammino verso l’unica meta:

la Felicità.

I nostri pensieri, le nostre parole, le nostre azioni hanno un unico scopo: rendere a noi stessi l’esistenza il più semplice, agevole e serena possibile.

Quando scegliamo un certo stile nel vestirci, quando decidiamo di assumere un determinato comportamento, lo facciamo perchè siamo convinti che in quel modo possiamo meglio manifestare noi stessi e le nostre convinzioni.

Facciamo quel che facciamo perché ciò ci soddisfa e ci permette di esprimere al meglio ciò che per noi significa vivere felici.

Così per ognuno

Lo scopo per ogni essere vivente è la soddisfazione delle proprie esigenze e, possibilmente, l’evoluzione.

Per l’uomo vivere significa anche dare ai propri pensieri, alle proprie parole e alle proprie azione un senso e una motivazione più elevata.

Ognuno cerca di raggiungere il suo Sacro Scopo utilizzando i mezzi a propria disposizione e nessuno (a volte neppure egli stesso!) può giudicare condannare o assolvere nessun altro, non conoscendo affatto i presupposti e i destini della vita altrui.

Unico presupposto

È lecito un unico punto di partenza:

Ognuno
è una
Emanazione di Dio

Tutti siamo parte di un’unica Santa Realtà che è la nostra Vera Natura:

la
Natura Divina

Allenamento

Può essere utile, per cominciare, sospendere il giudizio riguardo noi stessi.

Smettiamo di fare il processo a tutto ciò che pensiamo, diciamo e facciamo.

Guardiamo alle nostre inevitabili cantonate come a delle opportunità per imparare qualcosa in più, in base al nostro livello di consapevolezza, riguardo alla nostra Santa Missione in questa esperienza terrena , invece di recriminare e giudicare.

Lasciamo, secondo la medesima premessa, che gli altri camminino lungo il proprio sentiero e decidano liberamente quali scelte fare, seguendo le istruzioni della loro Anima in base al loro livello di consapevolezza.

Il lavoro su noi stessi, se intrappreso e portato avanti con serietà e perseveranza, è abbastanza per riempire le nostre giornate senza che avanzi tempo per analizzare le esistenze altrui.

Il tempo che dedichiamo al giudizio è

tempo sprecato!

Decidiamo semplicemente di godere di ogni istante per riempire la vita nostra ed altrui di tutto l’Amore di cui siamo capaci riconoscendo, umilmente, che non abbiamo i suddetti “sufficienti elementi” per esprimere alcun giudizio su nulla.

Amare, invece

La Verità è che siamo stati creati dall’Amore e per l’Amore.

Amare
è
la nostra vera natura.

Tutto il resto fa parte di un falso messaggio dell’ego che cerca con ogni mezzo di dimostrare l’inganno della propria esistenza.

È importante stare

dalla parte della
VERITÀ

Per fare ciò è sufficiente che ognuno di noi dia fondo alla propria

personale
inesauribile
fonte di AMORE.

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Alla prossima settimana.

Namasté

🙏

“L’unica cosa che ti serve per cambiare la tua vita è volerlo con tutto il cuore.”

colibrì

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