
Anche tu fai come me, quando si tratta di spostarti da un luogo ad un altro?
Io, prima di partire, mi figuro mentalmente quale sia il percorso più opportuno per arrivare alla mia destinazione.
Quanti viaggi
I viaggi sono, sostanzialmente, di due tipi.
Ci sono trasferimenti abituali, ad esempio per dirigersi al lavoro o a casa di qualcuno da cui ci rechiamo con regolarità.
E
Ci sono trasferimenti nuovi e singolari, nel caso di uno spostamento inconsueto e diverso dalla routine, per esempio una vacanza.
Itinerari
Per quanto riguarda il primo tipo di spostamenti, la mente non viene più coinvolta e ci si affida all’abitudine.
La programmazione del tragitto avviene principalmente quando la meta è nuova.
Il mio pensiero inizia a valutare quale sia la strada migliore per giungere a destinazione.
Ciò avviene tenendo in considerazione diversi fattori.
Ho fretta di arrivare?
Valuterò la via più breve e usufruirò del mezzo più veloce a mia disposizione.
Di quale mezzo di trasporto posso usufruire?
Cercherò il percorso più adatto a quel veicolo.
Eccetera …
Si parte!
E poi, si parte.
Abbiamo programmato tutto ciò che ci è stato possibile date le informazioni di cui siamo in possesso, e confidiamo di arrivare a destinazione senza intoppi.
Ad un certo punto, però, troviamo sulla nostra strada un ostacolo, ad esempio dei lavori in corso.
Non potevamo prevederlo, ciononostante, eccoci in fila ad un semaforo temporaneo che smaltisce e, naturalmente, rallenta il traffico.
Scelte
Dobbiamo, a questo punto, decidere cosa fare.
Iniziamo a lamentarci e ad inveire contro la sorte che ci mette sempre “i bastoni tra le ruote” e, appena il semaforo diventa verde, cominciamo a suonare il clacson nervosamente e prepotentemente per incitare gli altri automobilisti a “darsi una mossa”.
Aspettiamo tranquillamente che il semaforo diventi verde e la circolazione riprenda permettendoci di continuare il viaggio.
Ci dirigiamo verso un percorso alternativo.
Torniamo da dove siamo partiti … Ci rimetteremo in viaggio in un’altra occasione.
Ancora una volta (come sempre!) quello che accadrà nel proseguo della nostra trasferta dipenderà da come scegliamo di affrontare questo che ci appare come un impedimento rispetto al nostro prestabilito programma di viaggio.
Da qui … a QUI !
La metafora del viaggio per riferirsi alla vita è molto usuale.
Questo viaggio di cui si parla, però, non è affatto uno spostamento da un luogo ad un altro.
Non riguarda l’abilità di sopravvivere agli eventi a cui viene sottoposto questo nostro involucro mortale fino al giorno in cui esso sarà troppo malandato e sarà necessario, per così dire, rottamarlo.
Questo cammino va dal nostro essere qui inconsapevolmente al nostro ESSERE QUI partecipando con completa coscienza a questa esperienza di crescità spirituale.
A volte (o spesso😔?!), però, siamo portati a concentrare la nostra attenzione esclusivamente sul mezzo di trasporto e sui lavori in corso come se la tranquillità del nostro viaggio dipendesse da questi fattori esteriori.
Naturalmente, la realtà è che
tutto dipende dal conducente!
Il mezzo di trasporto …
Il veicolo che ci è stato dato in dotazione (= il nostro corpo fisico)
è quello più adatto!
La nostra Anima lo ha attentamente selezionato perchè potessimo vivere determinate esperienze che ci permettessero di portare a compimento il nostro individuale Scopo Divino.
… I lavori in corso …
Gli ingorghi e gli intralci al traffico (= gli avvenimenti che si presentano nel corso della nostra vita e le persone che incontriamo)
sono quelli necessari e perfetti per noi!
Ogni esperienza viene offerta alla nostra Anima perché possa esprimere appieno la sua Divintà, perché riesca a contribuire in maniera efficace alla creazione del Paradiso in cui ha diritto di vivere.
… il Mistero
In quanto Esseri Divini, siamo parte integrante dell’Universale Sacro Disegno il cui fine è la Beatitudine.
Mentre abitiamo questo corpo fisico riusciamo ad avere sporadiche istantanee visioni del progetto che ci riguarda, ma la maggior parte di questo meraviglioso arazzo rimane avvolto nel mistero.
L’unica possibilità di vivere pienamente questa esperienza terrena, quindi, è quella di arrenderci alla costante presenza del mistero nella nostra vita.
Chi non ha il senso del mistero
è un uomo mezzo morto.
[Albert Einstein]
Ogni volta che ci mettiamo in viaggio dobbiamo essere pronti ad accogliere l’incertezza di ciò che potrà accadere confidando con Fede Assoluta nella Saggezza Divina di cui siamo permeati e nella forza dell’Amore Universale che ci sostiene eternamente.
Buon Sacro Viaggio!
🙏
“L’unica cosa che ti serve per cambiare la tua vita è volerlo con tutto il cuore.”
Namasté